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La Samba

La Samba è spesso stata associata ad un genere musicale ma ultimamente è da considerarsi una parola che definisce un tipo di danza popolare. L’etimologia della parola proviene da semba che in dialetto congolese (nazionalità da cui deriva il genere musicale) vuol dire ombelico.
La storia della Samba nasce nel 1800 quando gli esploratori portoghesi, esportando dall’Angola e dal Congo gli schiavi neri che avrebbero lavorato negli appezzamenti del Sud America, scoprirono una singolare manifestazione chiamata Batuque. Questa festa era ricchissima di balli e danze popolari tanto che alcune tipologie verranno prese in riferimento per la Samba moderna. Un ballo caratteristico era quello che consisteva nella formazione di un cerchio di danzatori, al centro di esso, un altro danzatore (o danzatrice) aveva il compito di scegliere uno degli altri posti in cerchio. Lo sceglieva toccandolo con l’ombelico e veniva di conseguenza posizionato al centro del circolo per scegliere ulteriori danzatori ad entrare. In dialetto la danza veniva chiama Umbigada o Semba (appunto ombelico). La danza molto singolare venne poi portata in Brasile dove acquistò il nome di Roda Carioca de Pernada.

Al di là del carattere puramente formale e danzereccio della Samba, la storia che c’è dietro è di forte ispirazione erotica, come la maggior parte delle danze che fanno del contatto fisico un punto cardine: infatti essa non è altro che una sorta di illuminazione dei piaceri misteriosi del matrimonio per una vergine che deve ancora sposarsi.
La regione brasiliana in cui si sviluppò maggiormente la danza fu quella tra Marnhao e Sao Pauolo, definita dagli studiosi di Antropologia Area Nazionale del Samba. Dopo l’importazione della danza dalle zone africane in Brasile si ebbe un vero e proprio bum intorno al 1838 poiché l’usanza del ballo si espanse per tutto lo stato del Pernambuco. Lo sviluppo moderno della Samba come genere musicale si ebbe intorno al 1920 quando si mescolò ad altri generi musicali più urbani dando vita alle forme di Lundu, Modinha, Choro e Maxixe. Più tardi oltre gli anni trenta  la samba divenne anche un momento di riunificazione della vita popolare e insieme alle musiche cominciarono a vedersi per strada rappresentazioni spontanee tanto che si iniziarono a creare le prime rivalità tra danzatori di samba di diverse città. La rivalità forse più evidente ci fu tra i Bahiani e i Carioca; essa però non fu un fattore negativo, anzi, permise alle musiche e ai ritmi di evolvere sempre in maniera inaspettata e soprattutto spettacolare. Si dice che fu proprio a casa della famosa cuoca bahiana Tia Siata che nacque il brillante e fortunato Samba pelo Telephone, un genere musicale che ebbe molto successo nel mercato, tanto da essere il primo Samba registrato su vinile nella storia.

La prima scuola di Samba nell’onda del successo venne aperta proprio negli anni venti del novecento, precisamente il 12 agosto del 1928 chiamata Deixa Falar. Venne soprannominata oltretutto “Primiera escola de Samba” per differenziarla dalla “escola normal”. Molti musicisti e ballerini appartenenti alla Deixa Felar divennero subito famosissimi nel panorama come ad esempio Esmael Silva oppure Niton Bastos. La scuola fu oltretutto la prima ad utilizzare il surdo, una specie di percussione utilizzato in qualsiasi batteria di tutte le scuole di Samba del Brasile.

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